La materia intellettuale

Quella che viene chiamata psicosi è la materia intellettuale, la materia della parola che diviene qualità. Ciò emerge in modo preciso lungo l’ormai più che cinquantennale elaborazione compiuta a partire dai due saggi di Armando Verdiglione raccolti in questo volume. In questi saggi l’analisi vale alla vanificazione dell’impianto ideale, ideologico, concettuale della psichiatria, per un verso, e, per un altro verso, della semiologia. Alla constatazione che non c’è più malattia mentale si affianca così la constatazione che non c’è più segno delle cose, che non c’è più il segno di morte.

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